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giovedì 21 ottobre 2010

Buone nuove dalle istituzioni lombarde

La Commissione Ambiente di Regione Lombardia ha licenziato la scorsa settimana i piani rifiuti delle province di Varese e Brescia. Le parole d'ordine comuni restano la riduzione della produzione e l'incremento della differenziata.
Il documento varesino prescrive il target del 65% di R.D. al 2012 e stabilisce una serie di azioni per la riduzione del 3% della produzione procapite totale.
Il piano bresciano conferma lo stesso obiettivo del 65% di raccolta al 2016 e prevede una riduzione del 10% del totale di rifiuti rispetto al 2005.
L'importante è che questi obiettivi non restino sulla carta. La politica deve dar seguito alle proprie previsioni, deve entrare nelle case dei cittadini e spiegare le buone pratiche della riduzione e della buona raccolta differenziata. Deve interloquire con la grande distribuzione e con le imprese per incentivare il risparmio di materie prime, soprattutto nell'ambito degli imballaggi, e promuovere il riciclo e il ricorso a materiali riciclati.
A Brescia è partita la sperimentazione del Piano Regionale di Riduzione dei Rifiuti, conl'organizzazione della giornata del riuso del 23 ottobre, che fa seguito all'installazione di distributori alla spina per caramelle e detersivi, a corsi di compostaggio domestico, alla distribuzione di pannolini lavabili, e alla distribuzione del cibo invenduto alle mense sociali. Le iniziative spot devono però diventare esperienze consolidate e radicate sul territorio: solo così i cittadini possono farle proprie per rendere più sostenibile il proprio stile di vita.


Il progetto “Riduco Riuso Riciclo” parte nelle scuole


A partire dal mese di ottobre il progetto “Riduco, Riuso, Riciclo”, realizzato da Agenzia InnovA21 in partnership con Legambiente Lombardia Onlus e con il sostegno di Gelsia Ambiente, approda nelle scuole: 80 le classi coinvolte, dalla scuola materna fino alle superiori, per un totale di circa 2000 alunni. Una proposta che per le scuole è a costo zero, grazie al cofinanziamento delle associazioni promotrici e della Fondazione Cariplo.

Il percorso formativo risulta ancora più interessante per quelle scuole che scelgono di ospitare anche un “Ecopunto”, ovvero un punto straordinario per la raccolta di RAEE (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, come per esempio i cellulari), lampadine e inerti di piccole dimensioni. Queste tipologie di rifiuti hanno infatti un livello ancora molto basso di raccolta differenziata, in quanto vengono raccolti soltanto presso la piattaforma ecologica comunale. Creando centri di raccolta in luoghi più vicini ai cittadini, come le scuole, si auspica di aumentarne il livello di separazione. Anche gli Ecopunti saranno attivati dal mese di ottobre, non soltanto nelle scuole, ma anche presso i Municipi di alcuni comuni Soci di InnovA21 e altre strutture comunali (Cesano Maderno, Desio, Bovisio Masciago e Varedo).

Sempre all’interno del progetto “Riduco, Riuso, Riciclo”, agli istituti scolastici di tutti i soci di InnovA21 verrà proposto un concorso, che premierà la scuole più virtuose nell’applicazione del principio europeo delle 3R; il concorso intende spronare le scuole ad impegnarsi concretamente, intraprendendo azioni volte alla Riduzione, al Riuso e al Riciclo dei rifiuti, premiando le migliori.

mercoledì 4 agosto 2010

Lombardia leader nella raccolta dei Raee

Buone notizie per quanto riguarda la raccolta e l'avvio a riciclo dei RAEE, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Il rapporto presentato dal Centro di Coordinamento Raee il 28 luglio scorso, realizzato in collaborazione con Regione Lombardia, evidenzia i risultati brillanti conseguiti nella nostra regione. Nel 2009 la raccolta di rifiuti high tech è stata pari a quasi 38.000 tonnellate con una media per abitante pari a 3,85 kg e la presenza di 745 Centri di Raccolta sul territorio. Dunque i cittadini sono stati i cittadini più virtuosi, e il sistema di gestione ha quindi ben funzionato. Siamo in dirittura di arrivo verso l'obiettivo di raccolta pari a 4 kg per abitante che l'Unione Europea ha previsto per il 2008. Un'altra importante fonte di materiali preziosi da recuperare, quali alluminio, acciaio, rame,plastica e vetro. Ma anche una sorgente di sostanze pericolose quali piombo,cadmio, mercurio, cromo esavalente e i clorofluorocarburi che devono essere intercettate e messe in sicurezza per evitare il contatto con l'ambiente e l'uomo.
Come andrà con il sistema "Uno contro Uno" per il ritiro del Raee al momento dell'acquisto dell'apparecchio nuovo presso i rivenditori? Bisognerà aspettare almeno la fine di quest'anno per avere dei primi dati certi sull'andamento del nuovo sistema. Speriamo quindi che i risultati siano altrettanto positivi!!

lunedì 12 luglio 2010

Inceneritore di Trezzo: una svolta è possibile

Domani sarà una giornata calda per il progetto dell'inceneritore di Trezzo sull'Adda. In Regione e Provincia si discuterà l'ipotesi di raddoppio dell'impianto (da 165.000 a oltre 350.000 tonnellate di rifiuti urbani e assimilati all'anno). Alle 9.30 davanti al Consiglio Regionale in via Fabio Filzi 22 è atteso anche un presidio di ambientalisti, comitati e Sindaci che accompagnerà la discussione in aula. Siamo tutti molto preoccupati. Dopo la bocciatura di Silla3, si teme che i politici si disinteressino della vicenda o non manifestino un'altrettanta opposizione verso l'inceneritore di Trezzo. Anche perchè le istituzioni lombarda e milanese continuano a sostenere la necessità di un nuovo inceneritore in provincia. Noi di Legambiente continuiamo a sostenere, numeri alla mano, che la realtà è diversa. Sono inutili gli allarmismi sul rischio di un'emergenza rifiuti. La raccolta differenziata spinta e la riduzione della produzione di rifiuti offrono risultati decisamente migliori e più sostenibili. Soprattutto in un'area come l'Est Milanese. E i 13 inceneritori lombardi sono comunque in grado di coprire il fabbisogno di smaltimento di RSU.
Attendiamo l'esito dell'incontro regionale e del successivo faccia a faccia in Provincia tra i Sindaci e la Commissione Ambiente provinciale.

mercoledì 12 maggio 2010

A qualcuno piace...bruciare!!!

In questi ultim mesi abbiamo assistito al continuo proliferare di progetti di nuovi inceneritori o di ampliamento di quelli esistenti in provincia di Milano. E la voce di protesta di noi ambientalisti e dei cittadini riuniti in comitati si è fatta sentire. Trezzo sull'Adda, Paderno Dugnano e Opera. Queste le tre località decisive in cui si gioca la partita dell'incenerimento.
A Trezzo si ipotizza il raddoppio della portata esistente con due linee aggiuntive pari a 190.000 tonnellate, a Paderno si vuole costruire un inceneritore per rifiuti speciali (tra cui anche amianto!!!) e urbani di 38.500 tonnellate ma ancora non sappiamo quanti rifiuti speciali e quanti urbani si bruceranno. Infine, l'impianto di Opera ovvero il Silla 3 per trattare oltre 400.000 tonnellate di rifiuti.
E noi ci chiediamo: dove sono finite le politiche di riduzione dei rifiuti? E la raccolta differenziata spinta? A Milano poi, il paradosso. Si vuole contrastare la raccolta dell'umido per poter continuare ad alimentare gli inceneritori ma si sceglie di differenziare la carta dal cartone.
Non è questa la strada giusta. La provincia di Milano non ha bisogno di ulteriori inceneritori prevenendo la formazione di rifiuti e spingendo la differenziata per il riciclo.

Decreto attuativo RAEE...era ora!!!

Dopo due anni di attesa, è stato approvato il decreto attuativo del sistema RAEE. Dal 18 giugno i consumatori potranno finalmente consegnare ai rivenditori di elettronica l'apparecchio giunto a fine vita al momento dell'acquisto di quello nuovo.
I negozianti dovranno quindi iscriversi all'Albo Nazionale Gestori Ambientali e potranno conferire i rifiuti accumulati presso le piattaforme ecologiche dei comuni.
Questo provvedimento è essenziale per incrementare la raccolta differenziata e quindi il riciclo dei RAEE, che rappresentano una miniera di materie prime seconde ma anche di sostanze pericolose da mettere in sicurezza.
Il servizio sarà gratuito per i consumatori

domenica 14 febbraio 2010

Presidio 20 febbraio 2010

Tutti davanti all'inceneritore di Trezzo sull'Adda. Quando? Sabato 20 febbraio alle 11. Noi non vogliamo l'ampliamento di questo impianto, perchè non serve, non è la priorità della provincia di Milano e nemmeno della Regione Lombardia. Le 165.000 tonnellate attuali sono ben più che sufficienti per soddisfare il fabbisogno di smaltimento. Ma come si possono evitare future emergenze? Semplicemente in due mosse: Riduzione e Riciclo. In un'area geografica già all'avanguardia nella raccolta differenziata, si deve proseguire su questa strada, perchè il lavoro non è finito. Superare l'obiettivo di legge del 65% è possibile,e resta imprescindibile anche l'obiettivo di riduzione dei rifiuti. Che nessuno sembra aver messo in pratica fino ad ora. Perciò, tutti a Trezzo per ribadire la vera priorità per il nostro territorio: sprecare meno risorse valorizzando quelle che già stiamo utilizzando.